
Circolare di Studio n. 10 del 19 febbraio 2021
Le FAQ del Garante Privacy sulla vaccinazione dei dipendenti – comportamenti corretti dei datori di lavoro.
Lo scorso 17 febbraio 2021, stante l’attualità dell’argomento in oggetto, il Garante ha pubblicato, in forma di vademecum, alcune FAQ esplicative per i datori di lavoro, utili a gestire in maniera lecita le informazioni riguardanti le vaccinazioni dei propri dipendenti.
In particolare, il Garante ha fornito risposta ai seguenti quesiti: “Il datore di lavoro può chiedere ai propri dipendenti di vaccinarsi contro il Covid per accedere ai luoghi di lavoro e per svolgere determinate mansioni, ad esempio in ambito sanitario? Può chiedere al medico competente i nominativi dei dipendenti vaccinati? O chiedere conferma della vaccinazione direttamente ai lavoratori?”
Nelle FAQ le risposte sono riportate in maniera chiara. È indicato che il datore di lavoro non può acquisire, neanche con il consenso del dipendente o tramite il medico compente, i nominativi del personale vaccinato o la copia delle certificazioni vaccinali.
Ciò non è consentito né dalla disciplina in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro né dalle disposizioni sull’emergenza sanitaria. Il consenso del dipendente non può costituire, in questi casi, una condizione di liceità del trattamento dei dati dato lo squilibrio di rapporti nei contratti di lavoro.
Il datore di lavoro può, invece, acquisire, in base al quadro normativo vigente, i soli giudizi di idoneità alla mansione specifica redatti dal medico competente.
Il Garante ha chiarito inoltre che – fatti salvi successivi ed eventuali interventi del legislatore nazionale che impongano la vaccinazione anti Covid-19 quale condizione per lo svolgimento di determinate professioni – alle attività lavorative e mansioni che prevedano i esposizione diretta ad “agenti biologici” durante il lavoro, come nel contesto sanitario, si applicano le disposizioni vigenti sulle “misure speciali di protezione” previste per tali ambienti lavorativi (art. 279 del d.lgs. n. 81/2008).
Anche in questi casi, solo il medico competente, nella sua funzione di raccordo tra il sistema sanitario e il contesto lavorativo, può trattare i dati personali relativi alla vaccinazione dei dipendenti. Il datore di lavoro deve quindi limitarsi attuare, sul piano organizzativo, le misure indicate dal medico competente nei casi di giudizio di parziale o temporanea inidoneità.
Si allegano, per completezza, le FAQ pubblicate dal Garante.
Cordiali saluti.