+39 0721 405501 niccolai@koruspartners.it
Concordato preventivo biennale

Concordato preventivo biennale

È ora disponibile la registrazione del webinar svoltosi il 20 giugno e tenuto, in collaborazione, da Studio Feole e Sagulo e Associati.

Sandro Feole, David Sagulo e Massimiliano Tasini ci illustrano il Concordato Preventivo Biennale con cui le aziende, tramite un accordo con il Fisco, hanno la possibilità di predefinire l’imponibile e le imposte prescindendo dai guadagni effettivi aziendali.

Insieme, essi hanno analizzato gli equilibri tra convenienza e rischi, i soggetti interessati, gli step previsti, il funzionamento dei calcoli, la pianificazione dei passaggi, le criticità.

Trovate la registrazione completa cliccando sull’immagine. Buona visione.

Il Diritto all’Autotutela

Lo schema di decreto legislativo recante modifiche allo Statuto dei Diritti del Contribuente presenta certamente motivi di straordinario interesse, anche se l’interpretazione delle nuove disposizioni si presenta, in più occasioni, complessa, e necessiterà pertanto di adeguata ponderazione.
Concentrerò qui brevemente l’attenzione sull’istituto dell’autotutela.
Fino ad ora, l’Amministrazione Finanziaria ha esercitato l’autotutela in via discrezionale, in ciò confortata dall’insegnamento della giurisprudenza di legittimità (Cass. 18992/2019) e, a monte, del consolidato orientamento formatosi con riferimento all’analogo istituto operante in ambito amministrativo.
Evidentemente, questo stato di cose non piaceva nè al Legislatore della delega nè all’Esecutivo; di qui, la riforma, operata con l’art. 1, comma 1, lett m) del decreto legislativo attuativo della riforma, che introduce nello Statuto dei diritti del contribuente l’art. 10 quater, che prevede casi in cui l’autotutela è esercitata obbligatoriamente.
La previsione normativa opera senza necessità di istanza di parte, anche in pendenza di giudizio o in caso di atti definitivi, in diversi casi, ovvero: errore di persona, errore sulla individuazione del tributo (due ipotesi meno frequenti), errore di calcolo, errore materiale del contribuente facilmente riconoscibile dall’Amministrazione Finanziaria (due ipotesi invece non isolate).
A fianco di questa prima disposizione, registriamo, sempre ad opera dell’art. 1, comma 1, lett m) del provvedimento, una seconda disposizione, sempre inserita nello Statuto, precisamente l’art. 10 quinquies, con la quale si disciplina l’autotutela facoltativa: in questo caso, l’Amministrazione può (e non deve) comunque procedere all’annullamento, in tutto o in parte, di atti di imposizione, ovvero alla rinuncia all’imposizione, senza necessità di istanza di parte, anche in pendenza di giudizio o in caso di atti definitivi, in presenza di una illegittimità o dell’infondatezza dell’atto o dell’imposizione. Sono sostanzialmente ricomprese nelle ipotesi di autotutela facoltativa tutte quelle già contemplate nel decreto ministeriale n. 37 del 1997, con il quale si attuava l’istituto dell’autotutela disciplinato dall’art. 2 quater del DL 564 del 1994 (entrambi questi ultimi sono stati però espressamente abrogati dalla riforma).
Gli effetti della riforma sembrano di tutto rilievo, anche tenuto conto che il nuovo processo tributario contempla ora espressamente all’art. 19 il potere di impugnare il rifiuto espresso o tacito sull’istanza di autotutela.
Affitti Brevi, pubblicata nozione interpretativa della Fondazione Commercialisti di Milano

Affitti Brevi, pubblicata nozione interpretativa della Fondazione Commercialisti di Milano

Di Massimiliano Tasini

Affitti Brevi, pubblicata nozione interpretativa della Fondazione Commercialisti di Milano

E’ stato pubblicato da pochi giorni il primo documento edito dalla Commissione costituita in queste settimane in seno alla Fondazione dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano.
Il Gruppo, composto da eminenti esperti, si prefigge l’obiettivo di fornire chiarimenti in ambito tributario su materie ancora prive di significativi precedenti di prassi e di giurisprudenza.
Il primo lavoro, cui la stampa specializzata sta dedicando ampio spazio, è volto a fornire l’interpretazione dell’espressione “appartamenti” contenuta nella disciplina delle locazioni brevi, oggetto, fra l’altro, di un quasi certo intervento nell’ambito della legge di bilancio 2023.
Cliccando l’immagine sotto potrete liberamente scaricare il testo.
Affitti Brevi, pubblicata nozione interpretativa della Fondazione Commercialisti di Milano

Sessione formativa e di aggiornamento su interessi di mora, transazioni e risarcimenti

Di Massimiliano Tasini

Sessione formativa e di aggiornamento su interessi di mora, transazioni e risarcimenti

Presentiamo un breve stralcio, di un lavoro molto più ampio, che il nostro Studio ha presentato durante una sessione formativa e di aggiornamento dei partners e dei collaboratori degli Studi Sandro Feole e Sagulo & Associati.

La formazione dei professionisti è fondamentale perché costituisce il primo passo verso il raggiungimento di risultati eccellenti in ogni ambito lavorativo e siamo lusingati di avere potuto contribuire con le nostre competenze e il nostro know-how.

Modello Organizzativo 231

Sempre più Clienti chiedono informazioni e, via via, si convincono della necessità di adottare un Modello Organizzativo 231 per proteggere il patrimonio aziendale nell’eventualità che un soggetto apicale ovvero un soggetto sottoposto ad altrui direzione e coordinamento commetta un reato rientrante tra quelli presupposto della responsabilità dell’ente/società.

Il tema è divenuto particolarmente sentito dopo che, alla fine del 2019, anche diversi reati tributari sono stati inclusi tra quelli che, appunto, comportano la responsabilità dell’Ente, oltreché naturalmente della persona fisica che lo ha posto in essere. Ed a maggior ragione la questione è divenuta di stretta attualità dopo la prima pronuncia resa dalla Corte di Cassazione penale (sent. n. 193 sez. III del 27.01.2022) la quale, nel rigettare il ricorso di una società avverso l’ordinanza del Tribunale del riesame di Milano, ha confermato il sequestro preventivo nei confronti della stessa per la commissione del reato tributario di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.

La fattispecie, relativa a uno dei più noti operatori logistici internazionali, ha riguardato il ritenuto utilizzo di fatture soggettivamente fittizie emesse da altre società: sarebbero stati simulati contratti di appalto, che di fatto sono celavano contratti di somministrazione (illecita) di manodopera.

Al di là della rinomanza della vicenda, la contestazione di fatture soggettivamente fittizie è fenomeno molto ma molto frequente nella pratica, il contenzioso imponente e, sul piano interpretativo, in fortissima evoluzione. L’individuazione dei presidi idonei a ridurre, se non azzerare, il rischio che l’impresa sia coinvolta in una frode carosello è esercizio complesso ma estremamente importante, a protezione dell’azienda e di chi la rappresenta.

E’ certamente questa una attività tipica del nostro Studio, da sempre volto ad operare in prevenzione.